In questa ricerca sulle tendenze dei discorsi d’odio online, gli autori sono stati in grado di evidenziare in che modo questi di sviluppano. Utilizzando un modello di machine learning, calibrato e messo a punto su un ampio set di dati annotati a mano, gli autori hanno tratto le seguenti conclusioni:
non vi sono prove della presenza di "odiatori puri", intesi come utenti attivi che pubblicano esclusivamente commenti di odio;
gli utenti orientati verso una di due categorie di canali video (discutibili, affidabili) sono più inclini a usare un linguaggio inappropriato, violento o odioso all'interno della comunità online dei loro “avversari”;
gli utenti fedeli a fonti affidabili utilizzano in media un linguaggio più tossico rispetto alla loro controparte;
la tossicità complessiva della discussione aumenta con la sua durata, misurata sia in termini di numero di commenti che di tempo.
Lingua in cui la risorsa è disponibile: Inglese
Link alla risorsa: https://www.nature.com/articles/s41598-021-01487-w#Bib1
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